Oltre dieci anni fa, nella primavera del 1998, nasceva Occidental Congress. Nello stesso anno veniva alla luce la nostra prima
monografia dedicata al Blood Axis di Michael Moynihan. Qualcuno potrebbe dire che ne è passata di acqua sotto i ponti,
eppure, nonostante la miriade di piccoli scossoni che hanno accompagnato l'evoluzione della cosidetta "scena", ancora oggi
preferiamo volgere lo sguardo verso chi, forte delle proprie qualità e convinzioni, ha saputo fare la differenza - sempre e comunque.
Michael Moynihan rimane uno di questi.
Negli ultimi quattro anni abbiamo accuratamente raccolto e selezionato tutto il materiale possibile, con l'obiettivo di dar vita
a un dossier capace di rappresentare degnamente il percorso intrapreso da Moynihan in oltre vent'anni di attività. Partendo dai ruvidi
esordi in chiave elettronica di Coup de Grâce, fino alle ultime sferzate all'insegna di un folk delle origini.
Day of Blood vuole essere molto più di un'arida cronistoria di quanto generato all'ombra della Kruckenkreuz: al suo interno
si è cercato di concentrare l'essenza dell'Asse attraverso i suoi testi, i documenti prodotti, gli approfondimenti, centinaia di
foto ed immagini inedite, riferimenti d'area e, a coronamento del tutto, un'esaustiva intervista al padre/padrone
di una realtà seminale che (nel bene e nel male) ha ispirato la scena sotterranea che oggi tutti noi conosciamo.
«La vicenda di Michael Moynihan non è un andare, ma un tornare. O una figura più difficilmente definibile,
perché pertiene al dominio della metafisica e ubbidisce al sacro vincolo del silenzio. Si tratta del compito
di coloro che sono chiamati a tradurre il Principio, l’Origine, nella propria arte, nella propria esistenza.
Il verticale che incontra l’orizzontale. La figura della croce e il simbolismo polare ne sono la possibile figurazione.
La verticalità della forma (l’Asse) trattiene l’impetuoso scorrere della vita (il Sangue). In tal modo l’ebbrezza
non viene annullata, ma trova un efficace campo di espressione, un medium. Siamo al cospetto di un riuscito esempio
di dionisismo apollineo: la formula che consacra le fauste nozze di Asse e Sangue. »
(da "Il radicalismo di Michael Moynihan" di Sarah Morgen)